ROSSELLA MARTINI

Quella enigmatica normalità

 

Benvenuto! In questo sito, oltre alle mie note bio-bibliografiche, è riportato un compendio delle mie opere (poesie, prose ed un mio studio su due stele di Novilara), alcuni miei giochi enigmistici apparsi sulla rivista La Sibilla ed alcuni inediti, più miei disegni e dipinti, molti dei quali utilizzati per le copertine delle mie opere.

Ma intanto mi presento con varie poesie, tratte rispettivamente dalla prima e dalle ultime quattro raccolte che ho pubblicato.

 

EPIGRAFE

 

Non ho colori

da lascire al sole

 

forme alla brezza

ali alla corrente

 

Non cercare

l'impronta del mio peso

 

il senso della terra

nel mio corpo

 

Io sono occhi

che cercano la luna

Sono voce

racchiusa dentro un bozzolo

di vetro

 

Non cercare

materia nei miei giorni

 

il germe della vita

nel mio amore

 

Diafana

so esistere soltanto

 

Ama se puoi

questa mia trasparenza

 

Da VOLO DI CRISALIDE (Ediz. del Leone,'89)

 

***

Sembro sottile (di sguincio, nel ritratto

tra oggetti antichi, posti sul comò)

 

quasi la prospetiva regga il gioco

a un'anima affilata dalla vita.

 

(...)

 

Son tutti uguali i mari di dicembre:

omologati a una tristezza standard.

 

Le palafitte blu dei pescatori

sembrano scolorite,

in bianco e nero;

 

l'odore di marciume non si scioglie,

come la schiuma grigia delle onde

resa quasi calcarea dalla bora;

 

i blocchi frangiflutti, di cemento,

ogni anno di più mostrano i ferri

(arrugginite ossa di carcasse

in lento, impercettibile degrado,

o macerie di un Eden sorto rudere,

o sogni nati già come ricordi).

 

E la sabbia si accumula sui passi,

li rende senza verso e identità,

quasi emblema del fatto che si resta

(inevitabilmente, prima o poi)

con nulla intorno

e troppo nella mente.

 

Fortuna che qui, adesso,

ci sei tu!

 

Da VISSI DOMANI (Ed. Centro Studi Tindari Patti, 2012)

 

***

Sembra che aprile sia un ricordo antico,

un mese che compare ogni cent'anni,

 

come quel breve tempo in cui si vive

soltanto di bellezza

e non ricordi.

 

(...)

 

E' vero che ogni età ha il suo profumo

 

che non dipende dal tempo o dalle cose,

ma da ciò che si riesce a percepire

di quello che la vita ci ha lasciato:

 

il mio, ad esempio, è quello delle gioie

minuscole, graziose e semplicissime,

che noto giusto il tempo di capire

che dureranno

quanto le viole.

 

Da SALUTI DALL'OBLIO (BookSprint Ediz., 2015)

 

***

Da appassionata "fan" del raziocinio,

considero le equazioni indispensabili,

 

convinta che la mente sia il comune

denominatore

tra la materia e il resto,

 

che per aver la soluzione serva

estrarre la radice del problema

(la quale, come insegna l'esperienza,

moltiplicata per sé stessa mai

dà conto paro, lo risolve "in toto"),

 

e per vivere basti andare avanti

giorno per giorno

e per 3 e 14.

 

(...)

 

3 virgola 14 è il fattore

 

che mi permette di adattare l'anima

agli eventi (per quanto sia possibile,

in modo che non resti deformata,

dilaniata dal loro deflagare),

 

che fa sperare che, alla quadratura

di quello che va a rotoli, un pochino

almeno ci si possa avvicinare.

 

E pure se le incognite son tante

che non mi basta l'alfabeto intero,

il "pi greco" mi dà la sensazione

di guardare me stessa dall'esterno,

come un fenomeno che, da mia studiosa,

riesco a gestire,

quasi a controllare.

 

Da OPERA DI CLESSIDRA (Ediemme - Cronache Italiane, 2019).

 

***

Quanto le porcellane delle fiabe,

sembra fragile il posto delle rose

sotto la brina

e la Rocca D'Ajello.

 

I giardini in inverno ci sorridono

come i ritratti dentro le cornici:

senza voci e scirocchi

caldi e teneri.

 

I giardini in inverno sono pallidi,

stupiti per il gelo che li rende

più belli dei diamanti

(perché fragili);

 

e il sole che vi entra qualche volta,

ne evidenzia infiniti lati ignoti,

in genere nascosti dalle ombre

che la fecondità rende più intense.

 

I giardini in inverno siamo noi

che di un esile raggio ci nutriamo,

e confidiamo in primavere improprie,

nonostante gli autunni

terminati.

 

Da SE DI TERRA FATTI (Bertoni editore, 2022).

 

 

 

 

                                                                                                                                                                            

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